Termoscanner nel rispetto del GDPR? Cosa fare?

Paola Righetti

Paola Righetti

Con l’obiettivo di riprendere l’attività lavorativa, molti titolari si stanno chiedendo quali strumenti possono usare per misurare la temperatura in ingresso a dipendenti e visitatori.

Lo scorso 24 aprile 2020 le parti sociali hanno rinnovato il Protocollo condiviso, che fornisce agli imprenditori indicazioni necessarie per consentire a dipendenti e visitatori di accedere in sicurezza in azienda.

Oltre all’utilizzo dei dispositivi di sicurezza individuali (mascherine e guanti) si permette la misurazione della temperatura per entrare in azienda (ne ho parlato anche in un mio articolo precedente che puoi trovare qui).

Cosa propone il mercato?

Il mercato sta proponendo diverse soluzioni che possono aiutare l’imprenditore a monitorare gli accessi senza l’utilizzo di personale appositamente designato.

Ogni soluzione che si analizza ha i suoi pro e contro, ed il titolare deve stare molto attento a valutare i CONTRO, soprattutto in ottica privacy.

Le soluzioni su cui mi hanno chiesto supporto i miei clienti riguardano principalmente due tipologie di strumenti da usare per rilevare la temperatura: Videocamere termiche semplici o con rilevazione della presenza della mascherina.

E’ giusto evidenziare che la rilevazione dell’immagine è un trattamento, così come la misurazione della temperatura. Questi sono dati particolari a cui si dovrebbe prestare particolare attenzione.

L’utilizzo di videocamere, richiede obbligatoriamente che venga effettuata una Valutazione di Impatto Privacy (come inserito nell’allegato 1 dell’elenco fornito dal garante).

Oltre alla valutazione d’impatto, il titolare per essere conforme dovrà:

  • Inserire il trattamento nel registro dei trattamenti;
  • Modificare l’informativa;
  • Modificare la nomina degli incaricati;
  • Creare delle procedure che indichino agli incaricati come gestire il processo.

La dignità dell’individuo

Ogni titolare deve sempre ricordarsi di rispettare la dignità dell’individuo.

Le soluzioni che spesso vengono proposte, sono collegate a porte e tornelli. In questo modo consentono di bloccare l’accesso se la misurazione della temperatura supera i 37,5. Potrebbe sembrare una soluzione conveniente!

Il protocollo covid però suggerisce alle imprese di isolare la persona in una stanza dedicata, e di fornirgli le mascherine.

Per questo motivo sconsiglio sempre soluzioni automatiche che bloccano gli accessi (che siano porte o tornelli) senza fornire spiegazioni all’interessato.

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